La Costa d’Argento

È la zona costiera che si estende dai Monti dell’Uccellina fino alla spiaggia del Chiarone, al confine con Il Lazio, mentre all’interno abbraccia la piana del fiume Albegna.

Comprende i Comuni di Magliano in Toscana, Orbetello, Isola del Giglio, Monte Argentario, Capalbio e la porzione Ovest del Comune di Manciano.

Sulla costa da nord il vasto territorio del comune di Orbetello inizia da Talamone, pittoresco borgo sul mare, tappa storica della spedizione dei Mille.

Talamone In Maremma

Procedendo a sud una folta pineta si spinge fino all’inizio del Tombolo di Giannella, la naturale fascia di sabbia di oltre sette chilometri che delimita a nord la Laguna di Orbetello, zona umida di eccezione.

Nella parte della laguna centrale si adagia l’abitato della cittadina da cui prende il nome, mentre un altro tombolo di sabbia delimita a sud lo specchio lacustre, la Feniglia: ricoperta interamente da una secolare pineta, è tutelata come riserva naturale.

Feniglia

I due tomboli vanno a congiungersi con quella che un tempo era un’isola, il Promontorio dell’Argentario, una delle più rinomate località del turismo del mare d’Italia.

I due centri abitati di Porto S. Stefano e di Porto Ercole raccontano la storia con i resti delle cinquecentesche fortificazioni spagnole: ma è l’ambiente naturale a fare da padrone, offrendo scorci unici nelle tante piccole e grandi cale lungo la costa rocciosa.

E proprio dalle cale dell’Argentario poste a ponente che si staglia all’orizzonte l’inconfondibile sagoma dell’Isola del Giglio, facilmente raggiungibile in traghetto: isola scolpita nella quasi totalità sul granito, offre anch’essa panorami mozzafiato su un mare cristallino.

Monte Argentario e Isola del Giglio

Tornando sulla costa, a sud del promontorio di Ansedonia si apre il territorio di Capalbio, integro borgo medievale posto sulla collina che domina la piana verso il mare, la cui costa si caratterizza per i suoi arenili di sabbia fine e il lago di Burano, oggi riserva naturale.

La piana del fiume Albegna si spinge a lambire le colline interne nel territorio di Magliano, anche questo storico borgo medievale ottimamente conservato, e, dopo Marsiliana, verso l’abitato di Manciano.

La zona offre l’imbarazzo della scelta agli amanti dell’enogastronomia.

Magliano in Toscana

Sulla costa predominano i vini bianchi con la DOC Ansonica della Costa d’Argento a fare da padrona, seguita dalle DOC Capalbio e Parrina; procedendo all’interno, Il Morellino di Scansano DOCG trova a nel comune di Magliano interessanti espressioni.

Se nell’entroterra la cucina è scandita dai secondi piatti di cacciagione, come il Cinghiale in umido, sulla costa il fresco pescato costituisce il richiamo principale, sia con il classico Caldaro, la zuppa di pesce povero dell’Argentario, che i primi piatti a base di crostacei e molluschi.

Tra i prodotti tipici spiccano quelli che provengono dalla Laguna di Orbetello, come la Bottarga di cefalo e l’Anguilla sfumata.

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