Champagne Perseval-Foubert: eleganza e personalità come tradizioni di famiglia

Siamo a Chamery nella Montagne de Reims, un villaggio classificato 1er Cru.

La tradizione nella produzione di Champagne della Famiglia Perseval inizia ai primi del ‘900 con René; nel 1950 a condurre l’Azienda sarà il figlio Pierre con la moglie Jacqueline Allouchery, che apportano miglioramenti alla produzione e trasformano la Maison in Perseval-Allouchery.

Dal 1986 è Philippe con l’aiuto della moglie Patricia Foubert a prendere le redini dell’azienda e inizia la produzione con il brand Perseval-Foubert: importanti i lavori di ammodernamento con la costruzione di una nuova sede dove avvengono le operazioni di pressatura.

Dal 2004 il loro figlio Anthony, appena diplomato in viticoltura ed enologia, entra a far parte dell’azienda partecipando alla gestione del vigneto e della cantina: con lui si conclude un secolo di storia di famiglia in cui le competenze ereditate offrono prodotti d’eccezione.

E’ Philippe ad accompagnarci nella visita e ci spiega che i vigneti aziendali si distribuiscono su 8 appezzamenti diversi, con Pinot Noir in predominanza (49%), seguito a Chardonnay (30%) e Pinot Meunier (21%); la conduzione in vigna è in conversione biologica.

Le procedure di gestione dei vigneti avvengono nel rispetto della sostenibilità ambientale, con trattamenti mirati e non sistematici, utilizzo di prodotti biologici, lavorazione del suolo e inerbimento del vigneto.

La visita prosegue in cantina: qua la vinificazione del vino base avviene sia con l’utilizzo di presse tradizionali che di quelle pneumatiche; la produzione è di 25.000 bottiglie all’anno.

Interessante il passaggio nelle cantine di affinamento dove i vini riposano sui lieviti: anche in questo caso si tratta di un incontro tra tradizione e innovazione tecnologica, con il remuage manuale sulle pupitre e quello meccanico con le gyropalette.

Fin dall’inizio ci conquista la grande professionalità nella gestione della cantina accompagnata da  quella riscontrata nell’accoglienza.

Abbiamo degustato:

Brut Tradition: Cuvée con 19% Chardonnay, 37% Pinot Nero e 44% Meunier con 48 mesi di affinamento sui lieviti.

Alla vista riflessi dorati con perlage di estrema finezza; al naso sentori di agrumi, frutta secca, pesca e brioche.

Al gusto, mousse fine e bell’equilibrio tra freschezza e struttura. 

Brut Excel: Ultimo prodotto della gamma proposta dall’Azienda.

Cuvée con 65% di Chardonnay, 20 % di Pinot Nero e 15% di Pinot Meunier; affronta 60 mesi di affinamento sui lieviti ed è senza zuccheri aggiunti.

All’occhio si presenta giallo paglierino brillante con bolle molto sottili.

Al naso, sentori di scorza di cedro, pera e note tostate di mandorla.

In bocca, mousse delicata, grande freschezza ben bilanciata dalla struttura, con ritorno alle note agrumate e tostate.

Brut Blanc de Blancs: 100 % Chardonnay con 36 mesi sui lieviti danno un prodotto che esalta tutte le qualità del vitigno.

Alla vista dorato pallido, con effervescenza di estrema finezza.

L’olfatto esprime eleganti note agrumate e di frutta a polpa bianca, oltre alla fragranza della crosta di pane.

Gusto che coniuga l’estrema finezza della mousse a quella della freschezza, che esaltano la complessità e l’eleganza de vitigno.

Il denominatore comune di questi vini è rappresentato dalla estrema ‘precisione’: naso netto, gusto definito, che mettono in evidenza le procedure di vinificazione e di affinamento, esaltando al contempo i varietali.

Il tutto si traduce in eleganza e personalità, caratteri distintivi di questa famiglia di vigneron!

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