Nella zona costiera più a nord della provincia di Grosseto, quella denominata Colline Metallifere per la notevole presenza di minerali nel suo sottosuolo e per questo motivo conosciuta dalle popolazioni più antiche presenti in Maremma come gli Etruschi, si trova il territorio della DOC Monteregio di Massa Marittima.
Una zona di media collina e ricca di boschi nella parte più interna che si addolcisce verso il mare, con la vegetazione che pian piano si sostituisce con la macchia mediterranea e le folte pinete sulla costa.
Una zona ricca di storia non solo per quella antica ma anche per quella medievale, con la sua capitale Massa Marittima vero gioiello architettonico del Medio Evo, oltre ai centri minori di Roccastrada e Gavorrano; la costa, invece, costituisce un notevole richiamo per il turismo del mare, con i centri di Follonica e Scarlino.
La denominazione comprende il territorio intero dei comuni di Massa Marittima, Monterotondo Marittimo e parzialmente quello dei comuni di Scarlino, Follonica, Gavorrano, Roccastrada e Castiglione della Pescaia.
La DOC Monteregio di Massa Marittima abbraccia la produzione di vino Bianco, vino Rosso compresa la menzione Riserva, le tipologie Rosato e Novello, quella con menzione “Riserva”, tipologie varietali e Vin Santo.
Le tipologie di vitigno utilizzate sono quelle tradizionalmente coltivate nella zona considerata: vitigni autoctoni come sangiovese, trebbiano toscano e vermentino, ciliegiolo, canaiolo nero, malvasia bianca lunga, ansonica, oltre a varietà internazionali, in particolare syrah e viognier.
La DOC è stata riconosciuta nel 1994 e sottoposta a modifiche e integrazioni nel 2011 e nel 2014.
Per il vino bianco è previsto l’utilizzo di trebbiano toscano e/o vermentino con un minimo del 50%; sempre per i bianchi sono previsti quelli con menzione a base di vermentino e viognier per un minimo del 90%.
Nella produzione del vino rosso è previsto l’utilizzo del sangiovese per un minimo del 50%; stessa percentuale di sangiovese è considerata per il rosso riserva che deve avere un periodo di affinamento minimo di 26 mesi.
Il vino rosato può essere prodotto sempre con l’utilizzo del sangiovese per un minimo del 50%.
Nel vino rosso con menzione è previsto l’utilizzo di una percentuale minima dell’85% di syrah e sangiovese: per quest’ultimo è prevista anche la tipologia rosato e riserva, questa con minimo di affinamento di 26 mesi.
Per la tipologia Vin Santo è possibile l’utilizzo di trebbiano toscano e/o vermentino minimo del 50%, con un periodo minimo di affinamento di 28 mesi e di 48 per la tipologia Riserva.
Il Vin Santo Occhio di Pernice prevede l’utilizzo di sangiovese minimo del 50%, un minimo di 36 mesi di affinamento, che diventano 48 nella tipologia riserva.
Prevista anche la tipologia Novello per il Rosso e Sangiovese, che è ottenuto con almeno il 40% delle uve in macerazione carbonica, con e titolo alcolometrico minimo di 11%.
I vini bianchi di questa denominazione si prestano, per la loro freschezza e sapidità, ad essere abbinati a primi piatti con crostacei e molluschi; per i rossi a base di sangiovese, l’indicazione è un abbinamento con secondi piatti di selvaggina.
Nel territorio di produzione della DOC è nata l’Associazione Strada del Vino e dei Sapori Monteregio di Massa Marittima, con sede a Massa Marittima dove si trova il Centro Informazioni per ottenere tutte le indicazioni su Aziende ed ospitalità.