Una recente ricerca di Wine Lister, l’agenzia di rating competente nella valutazione di dati economici e di marketing nel settore dell’enologia mondiale, prevede una ‘decisa crescita’ per il vino prodotto in Toscana.
Lo studio verifica l’andamento della Toscana negli ultimi sei anni, confrontando i cinque brand toscani più conosciuti (Tignanello, Masseto, Sassicaia, Solaia e Ornellaia) con i premier cru classée di Bordeaux e i cinque cru del Domaine de la Romanée Conti in Borgogna: i dati, pur confermando una crescita in questo periodo del 32%, la pongono al di sotto di Piemonte (+ 35%), della California (+ 40%) e una netta distanza con la Borgogna.
Ma è l’ultimo semestre ad accendere l’interesse per la Toscana di Wine Lister, per una impennata di interesse che è seguita solo dal Piemonte e Borgogna ma stacca di molto California e Bordeaux.
La valutazione della qualità dei vini prodotti mette poi la Toscana solo dietro la Borgogna, con un punteggio di 883/1000, valutato sui 50 migliori brand regionali.
La classifica di Wine Lister dei 25 top brand toscani vede tre Bolgheri ai primi tre posti (Ornellaia, Sassicaia e Masseto); successivamente Tignanello, Case Basse di Soldera, e Solaia, mentre chiudono la top ten Le Pergole Torte di Montevertine, Flaccianello della Pieve di Fontodi, Riserva di Brunello di Montalcino di Biondi Santi e Guado al Tasso.
A seguire Cepparello, Sammarco, Biondi Santi Brunello di Montalcino, Messorio, Tenuta Nuova di Casanova di Neri, Poggio di Sotto, Valdicava, Vigna d’Alceo, Percarlo, Vigna del Sorbo Chianti Classico, L’Apparita del Castello di Ama, Redigaffi di Tua Rita, Valdicava, Fuligni e Oreno.